Custoza D.O.C.
Custoza D.O.C.

Info

Sapido, muscolare, mandorlato. Una DOC dalle origini antiche, che si è saputa modernizzare ed affinare nel tempo, col suo nuovo disciplinare del Bianco

Un bianco dorato, un vino delizioso
Uno dei vini più “combattuti”, nato nella culla del Risorgimento

Il Custoza è un vino DOC la cui produzione è consentita nella provincia di Verona, a sud del Lago di Garda e più precisamente in tutto o in parte i territori dei comuni di Sommacampagna Villafranca di Verona, Valeggio sul Mincio, Peschiera del Garda, Lazise, Castelnuovo del Garda Pastrengo, Bussolengo e Sona.

Il tradizionale uvaggio del Custoza DOC valorizza accanto alle varietà autoctone come la Garganega, anche uve alloctone ma che in questa zona hanno trovato un’ambientazione specifica, come il Trebbianello (Tocai Friulano) e la Bianca Fernanda (Cortese), nonché altre uve coltivate nella zona. È un vino gradevole e fragrante, dalla facile beva e e dalla versatilità negli abbinamenti: si adatta bene a piatti a base di crostacei  e molluschi, primi piatti a base di frutti di mare, pesce fritto e al forno con erbe aromatiche. Un vino da bere giovane per poterne apprezzare al meglio la freschezza, anche se alcune versioni prodotte da vigne vecchie o particolarmente selezionate sono apprezzabili dopo un affinamento più lungo nel tempo. Accanto al Custoza tradizionale esiste anche la tipologia Custoza Superiore, il  Custoza Spumante e il Custoza Passito.

 

La Garganega

Origine
Il De Crescenzi, già nel 1495, cita una qualità di Vino del Bolognese e del Padovano, ricavato dalle sue Uve, un tempo lode dei Dalla Scala. Successivamente, diversi ampelografi hanno delimitato l’area di coltivazione dell’arbusto alle province di Verona, Vicenza e ai Colli Euganei.

Caratteristiche Ampelografiche
• Apice del germoglio: cotonoso, verde-biancastro con sfumature rosa al margine.
• Foglia: medio-grande, quinquelobata, pentagonale leggermente allungata con seno peziolare a V o U a bordi sovrapposti; lembo bolloso; denti pronunciati a base larga, convessi da un lato e concavi dall’altro.
• Grappolo: grande, lungo, di forma cilindrico piramidale, alato (ala molto sviluppata) piuttosto spargolo.
• Acino: medio, sferoidale, leggermente schiacciato; buccia pruinosa, poco spessa, coriacea, giallo-dorata; polpa di sapore neutro, leggermente acidula.

Caratteristiche Fenologiche e Produttive
Il vitigno è caratterizzato da un germogliamento leggermente tardivo, mentre le altre fasi fenologiche sono medie. Presenta un peso medio del grappolo medio-elevato (200-400 g). Preferisce potature lunghe a causa della fertilità distale e forme a pergola. Risulta abbastanza sensibile al freddo invernale.

Il Trebbianello

Origine
Vitigno coltivato nel Veneto e nel Friuli probabilmente, secondo Dalmasso, fin dalla fine del Settecento. Proprio questo studioso lo battezzò tocai friulano nel 1933, mentre nell’area del Custoza assume il nome di trebbianello. Recenti studi dell’Istituto Sperimentale per la Viticoltura lo hanno identificato come sauvignonasse, vecchio vitigno del Bordolese dove è praticamente scomparso.

Caratteristiche Ampelografiche
• Apice del germoglio: a ventaglio, vellutato, verde-dorato;
• Foglia: medio-grande, trilobata, con seno peziolare a lira chiusa e lobi leggermente sovrapposti; lembo piegato a coppa, con pagina inferiore glabra; dentatura abbastanza marcata, convessa a base larga;
• Grappolo: medio, tronco-piramidale, con una o due ali, mediamente compatto;
• Acino: medio, sferoidale; buccia poco consistente, pruinosa.

Caratteristiche Fenologiche e Produttive
Germogliata tardiva, risultante, tuttavia, nella media entro la successione delle altre fasi fenologiche. Ha un’elevata vigoria. La fertilità delle gemme è buona, ma non quella basale, per cui necessita di potature lunghe e forme di allevamento abbastanza espanse.

La Bianca Fernanda

Origine
L’origine del vitigno cortese, che nella zona del Custoza è conosciuto come Bianca Fernanda, non è certa: si ritiene derivi dalle province di Alessandria, Novara e del tortonese ed è conosciuto in Piemonte sin dal Secolo XVIII anche con i termini dialettali corteiscourteisa e courteis.

Caratteristiche Ampelografiche
• Apice del germoglio: medio, lanuginoso, di colore verde biancastro;
• Foglia: media, pentagonale con cinque-sette lobi, spesso asimmetrica; seno peziolare a lira, chiuso con bordi sovrapposti; pagina superiore liscia, glabra, verde cupo, con nervature di colore verde chiaro, pagina inferiore aracnoidea; denti pronunciati, a base larga con un lato concavo e uno convesso;
• Grappolo: medio grande, conico piramidale, alato, spargolo; peduncolo visibile, semi-legnoso fino alla prima biforcazione;
• Acino: medio-grande, ellissoidale, buccia non molto pruinosa, sottile di colore giallo dorato carico se esposto al sole.

Caratteristiche Fenologiche e Produttive
Tutte le fasi fenologiche si collocano in media epoca: germogliamento nella seconda decade di aprile, fioritura tra la prima e la seconda di giugno, invaiatura nella seconda decade di agosto e vendemmia entro fine settembre. È un vitigno dall’elevata vigoria, con un rapido accrescimento dei germogli e una vegetazione rigogliosa.