Villa Maffei-Sigurtà
Villa Maffei-Sigurtà

Info

Piazzetta Conte Carlo Sigurtà 1/2/3
Telefono: +39 3355491662
Mail: [email protected]
Apertura su prenotazione

Una sontuosa villa veneta
Sontuosa dimora estiva dei Conti Maffei, signori di Valeggio e di Monzambano, già dal 1649

La progettazione e la realizzazione vennero affidate al valente architetto Vincenzo Pellesina (1637-1700). Memore della lezione palladiana, l’architetto veronese compì l’opera nel pieno della sua maturità, sottolineando il trapasso stilistico fra il tramonto del barocco ed il nascente neoclassico.

Sul retro della Villa, nell’antico “brolo”, si estende per circa 50 ettari il Parco Giardino Sigurtà. La proprietà fu acquistata negli anni quaranta del ‘900 dal Conte Dott. Carlo Sigurtà e trasformata, dopo anni di appassionato lavoro, in una delle realtà botaniche e paesaggistiche più belle d’Europa.

Dal 2020 il palazzo è aperto alle visite, con percorsi tra la villa e del magico giardino privato di circa 3 ettari, offrendo un luogo colmo di storia, di bellezza e di poesia ove sollevare i calici e trascorrere momenti di piacevole compagnia, in una delle location più esclusive di Valeggio.

Le visite e le degustazioni dei vini, organizzate dall’Azienda Agricola Onofria che appartiene alla famiglia, saranno soggette scrupolosamente, nei tempi e nelle modalità, a tutto quanto disposto in merito alle misure di sicurezza stabilite durante e dopo l’emergenza sanitaria Covid19. L’apertura al pubblico della Villa permetterà anche che in orari e date indipendenti e compatibili vi si possano organizzare eventi cerimonie e riunioni una volta confermata la disponibilità. 

Il 21 Luglio 1649 il Doge di Venezia Francesco Molin investiva ufficialmente i fratelli Alvise e Carlo Maffei del feudo di Valeggio e Monzambano, elevandoli alla dignità di Conti, con la possibilità di trasmettere possedimenti e onori ai “…loro discendenti Maschi in perpetuo…“. Grazie all’eredità dei Guarienti e ad un’accorta politica di collaborazione e di servizio con la Dominante, i fratelli Maffei sancirono il successo raggiunto con l’imprimatur della massima autorità veneta.

Accentrato nelle loro mani il potere politico, economico e giuridico, Alvise e Carlo consolidarono le già vaste proprietà con nuovi acquisti fondiari e con la costruzione di nuovi mulini, attività quest’ultima che proprio in quegli anni stava trovando nella Valle del Mincio un considerevole sviluppo.

Sulle antiche mappe che riguardano il nostro territorio, il nome Maffei appare non solo sui fondi agricoli, ma anche su numerosi edifici destinati ad uso abitativo privato o pubblico. A loro appartenevano: in Borghetto, l’ex Corte Regia (ora proprietà della Famiglia Bertaiola), il ponte di legno e l’osteria che sorgeva nei pressi (Antica Locanda Mincio). In Valeggio, oltre alla “Casa del Paròn”, già residenza dei Contarini e dei Guarienti, possedevano un forno e varie case.
L’investitura dogale sancì l’apice del potere dei Maffei e la testimonianza tangibile del loro successo fu la costruzione, negli anni ’90 del ‘600, di una splendida villa veneta.

Da notare il corpo centrale che inquadra, fra quattro colonne ioniche, la vasta loggia dal soffitto affrescato. Nel timpano, sormontato da pinnacoli, una lapide ricorda l’antica investitura dei Maffei: “Grazie alle fortune lasciate da Carlo Maffei, per diritto di primogenitura Conte di Valeggio e Monzambano, nonchè governatore della città di Verona e della provincia; il fratello Antonio, arciprete della chiesa veronese, eresse questa dimora e pose con nobile intento questa memoria l’anno 1693, nel suo settantatreesimo anno di vita”.