Villa Gandini-Zamboni
Villa Gandini-Zamboni

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Villa residenziale del XVIII secolo, che venne destinata nel 1929 ad uso pubblico, tramite il testamento del proprietario Giuseppe Zamboni, per la scuola dell’infanzia…

Il ricordo di una villa all'avanguardia
Villa residenziale del XVIII secolo, che venne destinata nel 1929 ad uso pubblico

Proseguendo nel nostro Tour che ha visto come tappe precedenti la Chiesa parrocchiale valeggiana, il Municipio, Palazzo Guarienti e Villa Maffei-Sigurtà, arriviamo ora a Villa Gandini Zamboni, che si trova sul fianco del Monte Ogheri fra il Castello Scaligero e il centro storico di Valeggio.

Villa residenziale del XVIII secolo, che venne destinata nel 1929 ad uso pubblico, tramite il testamento del proprietario Giuseppe Zamboni, per la scuola dell’infanzia e da allora continua ad essere di proprietà del Comune.

Per molti anni, l’associazione Humus, curatrice di eventi culturali, concerti e cineforum trova qui la sede. Alcuni gruppi di cittadini sono da tempo impegnati per riportare la villa al suo antico splendore tramite visite guidate, banchetti informativi e fundraising (La Quarta Luna)

Edificata su un podere di cui si hanno notizie già dal 1500 circa, a ridosso di antiche mura risalenti al XIII – XIV secolo di pertinenza del Castello Scaligero, sempre di epoca tardo medievale, la Villa si arrocca in posizione sopraelevata rispetto al paese di Valeggio sul Mincio, in perfetta armonia e simbiosi con il paesaggio circostante.

 

Tipico esempio di residenza di villeggiatura (con annesse dipendenze quali Villino Svizzero, Corte Bassa, scuderia e vigneto, caratteristiche peculiari di queste dimore), si differenzia negli anni per i comfort decisamente all’avanguardia per l’epoca: impianti di riscaldamento con termosifoni, arredamenti e sanitari di raffinata eleganza ed ingegno, un locale esterno adibito a garage per una delle prime automobili presenti a Valeggio.

Il giardino pensile sovrastante il frondoso parco, tra gli scorci più sorprendenti e romantici della tenuta, la cui irrigazione era affidata ad un geniale sistema di pozzi che dal basso verso l’alto incanalavano l’acqua, portava e porta tuttora ad un’elegante loggia riccamente affrescata e decorata da bifore, da cui si può godere il panorama della vicina Valeggio e delle dolci colline moreniche.

Di squisito stile liberty il cancello d’entrata, con delicati ornamenti in ferro battuto e il nome della Villa scolpito in una delle colonne frontali, sempre nel gusto del primo ‘900.