La Pesca I.G.P.
La Pesca I.G.P.

Info

Maturazione precoce, polpa bianca o fulva, estensa succosa ed equilibrata. L’Indicazione Geografica Protetta alle pendici del Demanio Veronese.

Uno dei primi prodotti frutticoli veneti
Dolce e dissetante, il frutto dell’estate

La Pesca di Verona I.G.P. è uno dei primi prodotti frutticoli veneti cui il Ministero ha concesso l’indicazione geografica protetta per storicità e qualità. La pesca di Verona infatti è coltivata nell’area veronese fin dall’epoca romana, dal 1500 anche in modo specifico fino alle rive del Lago di Garda.

Oggi, il valore incontrastabile delle Nettarine di Verona è uno dei vanti del Ministero delle Politiche Agricole che ha insignito l’intera produzione dell’Indicazione Geografica in Protezione Transitoria. Il clima del Garda, ed il metodo di coltivazione intensivo preservano il singolare privilegio d’un frutto che è linfa vitale del nostro territorio.

E in quest’ottica di promozione, il prodotto, fresco, dissetante, ipocalorico,  vive sulle tavole dei ristoranti di mezza Provincia che si impegnano a proporre, nei Menù, un fondamento di piatti a lei dedicati

Pesca a Polpa Bianca e Gialla

La pesca è un frutto originario della Cina, dove è considerato simbolo di immortalità. Dal lontano oriente giunge in Persia, paese da cui deriva anche il nome scientifico del frutto Prunus persica, e da lì si diffonde poi in tutto il bacino del Mediterraneo grazie alle conquiste di Alessandro Magno. La pesca è il frutto estivo per eccellenza grazie alle sue caratteristiche organolettiche, alla succosità e alle proprietà dissetanti. Le varietà si distinguono in base alla superficie, al nocciolo e alla polpa che può essere gialla o bianca.
La pesca gialla si distingue perché è succosa, profumata e dal sapore leggermente acidulo. In cucina è ideale per preparare dolci, marmellate e conserve. La pesca a polpa bianca è particolarmente profumata, ha una consistenza più filamentosa e un nocciolo aderente. È un frutto molto dolce e perfetto in cucina per le macedonie.

La nettarina, detta anche più comunemente pesca noce perché completamente liscia, ha avuto origine dalla Persica Laevis, della famiglia delle Rosacee, genere Prunus. La sua presenza nel nostro territorio è molto antica, e col nome di pesca noce, assieme alla pesche cotogna, è citate nel grande trattato di agricoltura seicentesca “L’economia del cittadino in villa” dell’agronomo bolognese Vincenzo Tanara. La caratteristica che principalmente distingue la nettarina è la buccia glabra e il colore intenso che vira fortemente al rosso. Ha sapore piacevolmente zuccherino, una polpa consistente che può essere bianca o gialla, e un elevato contenuto di succo dovuto alla notevole quantità di acqua.